Questa è una variante al giro #2 che aggiunge, oltre alla tranquilla ascesa all’Aprica, due salite abbastanza impegnative quali il Passo del Vivione ed il Passo San Marco (salendo dalla Valtellina).
Da Schilpario, seguendo le indicazioni per il Passo del Vivione, proseguire lungo la stretta strada che lambisce ed in parte attraversa la pineta. Prestare molta attenzione poiché la strada è molto stretta e, in particolare a inizio stagione, può esservi del brecciolino che non è piacevole trovare in curva… La strada sale, quasi senza protezioni, verso il Passo. Purtroppo, oltre alla foto che vedete con la moto a bordo strada, non ho altre foto di questa giornata poiché al baretto-rifugio in cima al passo era pressoché impossibile fermarsi a causa dell’affollamento di motocicli. La discesa verso la Valcamonica è, se possibile, più impegnativa della salita: occhio alle curve strette e ceche!
Ripresa la Statale del Tonale, la si percorre fino a Edolo, per poi svoltare verso Corteno Golgi, Aprica e la Valtellina. La strada che sale ad Aprica non è nulla di che, la discesa presenta qualche bella curva ma la strada è ampia e l’asfalto (a Luglio 2011) è buono.
Arrivati a Tirano, si prende la strada che percorre la Valtellina… nulla di che, dritta, trafficata, relativamente stretta, si passa in mezzo ai paesi e la minaccia autovelox è sempre presente. Purtroppo però non vi sono molte alternative per raggiungere Morbegno, dove inizia la strada che porta al passo San Marco. Questa strada, è molto bella ed è anche impegnativa ed il divertimento sta nel giusto bilanciamento delle due cose. E’ abbastanza stretta, nell’ultimo tratto si può rimanere in balia di un gregge… ma il panorama, l’aria fresca e la soddisfazione di essere lassù valgono lo sforzo.
Anche in cima al San Marco non mi potei fermare: erano quei giorni del Luglio 2011 nei quali una cappa di caldo “africano” gravava sul nord Italia e a quanto pare non fui il solo ad avere la brillante idea di sfuggire al caldo salendo in montagna: Le moto posteggiate iniziavano almeno 200 metri prima dello scollinamento e proseguivano in discesa per altrettanti metri… praticamente ogni buco nel quale si poteva infilare una moto era stato sfruttato!
La discesa verso la Val Brembana è molto piacevole. Strada ampia – tenendo conto che si è in alta montagna – ed asfalto rifatto da poco (dati sempre riferiti al 2011). Un piacere da percorrere fino in fondo. Poi, una volta nel fondovalle la strada non ha più molto da dire: dritta, gallerie (che però baypassano i paesi e quindi non sempre vengono per nuocere), ogni tanto semafori. Si giunge a Bergamo in tempi abbastanza brevi, dove questo giro finisce.
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